Yoga e Pilates: discipline a confronto

Yoga o pilates?

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“Non mi dispiacerebbe provare yoga o pilates”: quante volte abbiamo sentito questa frase detta da amiche o conoscenti? E quanto spesso, ormai, i due nomi vanno a braccetto, come se ormai ci fosse la disciplina “yogaopilates”? Tipo “Ciao Turk-e-JD”, per gli amanti di Scrubs!

Ecco, in realtà yoga e pilates sono due discipline con molti punti in comune, ma altrettante differenze. In casi di dubbi amletici, provare entrambe potrà aiutarci nella nostra decisione, ma può anche essere utile dare un’occhiata veloce e teorica ai fondamenti di entrambe le discipline.

Un pochino di storia

La nascita dello yoga e quella del pilates sono separate da qualche millennio. Non sorprende, quindi, che si siano poi evolute in maniera differente.

Lo yoga non ha un vero e proprio fondatore: l’inizio delle pratiche dello yoga – parte di un complesso sistema di valori e spiritualità – si fa risalire a tre-cinque migliaia di anni fa, in India, frutto dell’incrocio e la contaminazione di pratiche Buddhiste, sciamaniche e spirituali delle popolazioni locali. La pratica dello yoga e la filosofia ad esso connessa hanno poi attraversato i secoli, giungendo fino a noi mantenendo intatto il suo caratteristico mix di attenzione per il corpo e per lo spirito.

Il pilates, al contrario, è molto più recente. Venne sviluppato dal signor Joseph Pilates per aiutare la riabilitazione dei soldati tedeschi della Prima Guerra Mondiale. Andò poi negli Stati Uniti per affinare le tecniche, che vennero successivamente popolarizzate da compagnie di ballerini che le usavano per restare in forma anche durante periodi di riabilitazione. Da lì alle palestre il passo fu relativamente breve.

Ciò che caratterizza il pilates è quindi il suo aspetto funzionale/riabilitativo: il buon Joseph avrà magari avuto un’infarinatura di filosofie orientali, ma gli interessava rimettere in piedi dei soldati, non sviluppare una filosofia. Pertanto, nella sua forma più “tradizionale”, il pilates si concentra sul corpo, più che sulla mente – nonostante sviluppi più recenti come Yogilates o PiYo abbiano inserito anche questo elemento e abbiano sovente introdotto nel pilates qualche forma meditativa.

Somiglianze e differenze di “concetto”

Ripercorrendone la storia, abbiamo già accennato ad alcune differenze concettuali nell’approccio delle due discipline. Lo yoga si propone come un’esperienza olistica, che coniuga la cura del corpo con quella della mente, in cui respirazione e pratiche meditative sono funzionali a creare un connubio spirito-materialità. Viene quindi seguito sia da chi ammira questa filosofia e cerca di farla propria, sia da chi cerca un’attività per alleviare lo stress. Sovente, anche a chi si instrada nello yoga per ragioni prettamente funzionali, istruttori e istruttrici propongono percorsi completi che includono momenti di meditazione e armonia.

Il pilates (come accennato, nella forma “tradizionale”, senza contare le fusioni proprie di ogni specifica palestra) è invece più “pragmatico”. Sebbene contenga elementi vicini alla mindfulness, il suo scopo principale è fisico e riabilitativo: si occupa del corpo. La respirazione ha lo scopo primario di fornire ossigeno al corpo, i momenti di pausa sono essenzialmente momenti di pausa e non contiene accenni contemplativi.

Quindi, già a partire dall’approccio, potresti scegliere la disciplina considerandone gli elementi più “terra-terra” o più “spirituali”: ognuna ha le proprie preferenze. Poi, ripeto, alcuni corsi presentano forme leggermente ibride; quindi, potresti avere voglia di fare comunque un tentativo.  

Somiglianze e differenze a livello di allenamento

Entrambe le discipline si differenziano dagli allenamenti più “standard” da palestra in quanto si concentrano molto meno sulla forza rapida e concentrica o eccentrica, mentre prestano molta attenzione sulla tecnica, la forza isometrica e la flessibilità. Inoltre, spesso fanno uso di esercizi a corpo libero e modificano alcune tecniche per stimolare alcuni gruppi muscolari che magari usiamo meno durante le sessioni di palestra “classiche”. Infine, prestano molta attenzione alla respirazione – anche se, come visto sopra, per scopi un po’ differenti.

Inciso: per forza isometrica si intende quella esercitata quando i muscoli mantengono una determinata tensione restando in posizioni fisse, senza allungarsi o contrarsi. Viceversa, piegamenti, flessioni e compagnia allenano a forza concentrica (quando i muscoli si piegano) ed eccentrica (quando si allungano). 

Tuttavia, come sempre il diavolo sta nei dettagli, e nei dettagli troviamo infatti le principali differenze tra yoga e pilates.

Lo yoga fa largo uso di esercizi isometrici e punta ad aumentare l’allungamento muscolare e la flessibilità di tutto il corpo. Il pilates si focalizza più sul core (addome, lombari e schiena) e sullo sviluppo di movimenti efficienti, da tradurre nella vita di tutti i giorni. Inoltre, punta a sviluppare l’equilibrio e la stabilità. Al posto di esercizi puramente isometrici, tende ad includere un leggero movimento anche mentre si sta in tensione, così da aumentare leggermente l’aspetto di forza piuttosto che di allungamento muscolare. 

Sia chiaro, entrambi hanno le componenti descritte sopra: quello che cambia è il livello di attenzione che ci dedicano, il tipo di esercizi utilizzati e le transizioni tra i vari esercizi.

Somiglianze e differenze a livello di attrezzatura

Sebbene entrambe siano discipline che usano molto il corpo libero, lo yoga è tendenzialmente più “economico” dato che per quasi tutto basta un tappetino, al massimo corredato da un rialzo. Nel pilates, invece, alcuni esercizi specifici richiedono attrezzi o macchinari per stimolare una determinata fascia muscolare, e questo lo rende più complicato da fare in casa.

Come sempre quando si parla di attività fisica, non ce n’è una migliore in assoluto. Dipende dagli obiettivi e dalle preferenze. Se punti a una disciplina riabilitativa, è meglio il pilates – è stato sviluppato per quello! – mentre lo yoga è spesso migliore per alleviare lo stress e connettere mente e corpo. Se vuoi tonificare il corpo, entrambe sono ottime, specialmente se coordinate con esercizi di cardio e di forza. Normalmente, gli esercizi di pilates sono leggermente più intensi e possono dare risultati estetici più rapidamente – ma c’è il rischio di aumentare lo stress…

Se, invece, vuoi mantenerti in forma e stare bene, magari iniziando a prevenire artrite, fragilità muscolare o perdite di equilibrio, entrambe le discipline sono decisamente consigliate, sia ai giovani che ai meno giovani, e possono essere seguite in maniera complementare e per completare altre routine di allenamento. Qui va a preferenze personali; l’importante, come sempre, è muoversi.

Bibliografia

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