Come proteggere i capillari?
Sommario
Per un corpo bello e in salute, è opportuno che siano in salute anche vene, arterie e capillari. I capillari, in particolare, formano il microcircolo, che irrora le cellule col sangue ricco di ossigeno e nutrienti. Il loro corretto funzionamento, però, può essere alterato da microtraumi, fragilità strutturale, abitudini scorrette e altri fattori. Questi possono causare un’estrema fragilità delle pareti dei capillari, che possono rompersi o far ristagnare il sangue. In casi normali, tutto questo provoca inestetismi come chiazze rosse in varie zone del corpo, ma nei casi più gravi aumenta il rischio di trombosi.
Qui non ci occuperemo delle problematiche più gravi, che richiedono sempre l’intervento di medici specializzati. Ci concentreremo invece su pochi semplici accorgimenti per prevenire i piccoli difetti del microcircolo, evitare le fastidiose chiazze rosse, migliorare la sensazione di pesantezza delle gambe e promuovere la salute dei capillari.
I consigli sono indirizzati principalmente a donne e persone anziane, i soggetti più affetti da queste problematiche; tuttavia, gli uomini non ne sono completamente risparmiati – specialmente se sovrappeso – e potrebbero trovare alcuni spunti utili.
Variare posizione
Cambiare posizione durante la giornata è un semplice modo per non stressare il microcircolo. Stare sempre seduti, o comunque mantenere uno stile di vita eccessivamente sedentario, non aiuta ad alleviarne la tensione. A chi sta seduta per lavoro viene spesso consigliato di alzarsi e sgranchirsi le gambe almeno una volta ogni ora/due ore – anche solo per andare al bagno!
Anche stare perennemente in piedi non è un toccasana, soprattutto per le gambe. A tale proposito ci sono indumenti come le calze a compressione graduata, che possono aiutare. In generale, se possibile, sarebbe meglio alternare periodi in piedi e seduti.
Infine, meglio non accavallare le gambe troppo e troppo a lungo. Per carità, ognuna si senta libera di mantenere la posizione più comoda – e brevi accavallamenti non creano certo problemi. In linea di massima, però, meglio non esagerare. Soprattutto, meglio non accavallarle sotto il sedere, per non andare a creare anche stress lombare e peggiorare la postura!
Fare attività fisica
L’esercizio fisico è un po’ come il prezzemolo, come avrai ormai capito leggendo questo blog: va bene un po’ su tutto. Ma non è vuota retorica: lo sport ha numerosi effetti benefici per il corpo in generale e per il sistema circolatorio in particolare. Nello specifico, diverse ricerche hanno associato all’esercizio fisico un’attività antinfiammatoria, che promuove la protezione dei vasi sanguigni e la diminuzione del loro stress fisico.
In poche parole: fare esercizi fisici ha un’azione diretta per diminuire il rischio di fragilità capillare. A pensarci un momento, può sembrare quasi controintuitivo: lo sport non rischia di creare impatti e traumi, che possono rompere i capillari? Niente affatto: sport di contatto a parte (ovviamente!), esercizi controllati e costanti aiutano a tenere a bada i fattori biologici direttamente responsabili dello stress e dell’infiammazione dei.
Inoltre, fare sport aiuta a regolare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, riducendo il rischio di ipertensione – un’altra nemica giurata della salute del microcircolo.
Per ottenere questi benefici, gli sport più indicati sono quelli aerobici, a bassa intensità ma prolungati nel tempo. Quindi, ben vengano corsa, nuoto, ma anche danza e camminate lunghe e le discipline che le prevedono, come il golf – senza cart! –, il trekking o la camminata nordica. Come anticipato, invece sport di lotta e contatto sarebbero da limitare se si soffre di problemi al microcircolo, perché quelli sì, che potrebbero provocare traumi.
Se fai palestra, invece, prediligi il tapis roulant o la corda alla cyclette: così facendo starai meno seduta e sgranchirai meglio le gambe.
Integratori vasoprotettori
Ultimamente se ne sente sempre più parlare: si tratta di integratori alimentari (non farmaci!) contenenti diversi nutrienti che dovrebbero stimolare la protezione di vasi sanguigni e capillari. Gli ingredienti principali sono composti organici, spesso di origine vegetale, con azione antiossidante e antinfiammatoria.
Grande attenzione – e pubblicità! – viene data ai flavonoidi, composti naturali contenuti principalmente nei frutti colorati delle piante. Specifico “colorati” perché, spesso, sono proprio i flavonoidi a fare da pigmento. Un altro nome per i flavonoidi è “bioflavonoidi”, che cerca di accentuarne la derivazione da estratti vegetali, “bio”; nonostante il nome pubblicitario, sono la stessa cosa.
I più usati hanno nomi come escina, esperidina, diosmina o troxerutina. Numerose ricerche hanno appurato che svolgono un’azione chimica antiossidante e antinfiammatoria, ma non hanno ancora determinato la dose ideale. Di conseguenza, molti integratori forniscono alte concentrazioni di flavonoidi combinando estratti vegetali di vitis vinifera (la normale uva), agrumi o ippocastano. Normalmente, un integratore ne contiene più di quanto riusciremmo ad assumere mangiando porzioni ragionevoli degli stessi frutti, permettendo quindi di assumerne concentrazioni idealmente più efficaci.
Un’altra classe di nutrienti molto usati sono quelli contenente collagene o altri composti che aiutano l’elasticità e la resistenza dei capillari. La centella asiatica è una degli ingredienti più comuni. Altri composti usati sono la fibronectina o il meliloto, che aiutano a regolare la permeabilità capillare (ossia, quanto facilmente avvengono versamenti di sangue).
Sebbene gli ingredienti contenuti negli integratori siano stati approvati dall’EFSA, l’agenzia europea che controlla la sicurezza di ciò che mangiamo, gli integratori non sono considerati farmaci: infatti non si conoscono esattamente le dosi ottimali né possono essere utilizzati come cura in caso di stadi problematici gravi. Tuttavia, consultarsi col proprio nutrizionista o farmacista può certamente aiutare a navigare tra le tante proposte presenti in commercio, fino a trovare quelli per dare una marcia in più al microcircolo e al benessere di gambe e arti.
Infine: evitare condizioni stressanti per il microcircolo
Il titolo è un po’ generico. In pratica, si tratta di prestare attenzione a tutte quelle cattive abitudini che creano stress alla pelle, ai muscoli e alla circolazione sanguigna, come mangiare troppo sale o troppe poche vitamine (leggasi, frutta e verdura principalmente), essere in sovrappeso, stare eccessivamente esposti al sole durante le ore più calde. Anche squilibri ormonali e lo stress in generale danneggiano il microcircolo, come effetto secondario: in caso di particolare disagio, visitare uno specialista è assolutamente raccomandato.
Bibliografia
[1] Zhang, Hanrui, and Cuihua Zhang. “Vasoprotection by dietary supplements and exercise: role of TNFα signaling.” Experimental diabetes research 2012 (2012).
[2] Gravina, Antonietta G., et al. “Evaluation of the Efficacy and Safety of a Compound of Micronized Flavonoids in Combination With Vitamin C and Extracts of Centella asiatica, Vaccinium myrtillus, and Vitis vinifera for the Reduction of Hemorrhoidal Symptoms in Patients With Grade II and III Hemorrhoidal Disease: A Retrospective Real-Life Study.” Frontiers in pharmacology 12 (2021): 773320-773320.
[3] Song, Yinping, et al. “The Molecular Mechanism of Aerobic Exercise Improving Vascular Remodeling in Hypertension.” Frontiers in Physiology (2022): 99.
[4] European Food Safety Authority, “Integratori alimentari”, https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/food-supplements, aggiornato al 10/06/2022
[5] ScienceDirrect, “Vasprotective”, https://www.sciencedirect.com/topics/chemistry/vasoprotective, aggiornato al 10/06/2022
[6] Gewaltig, Michael T., and Georg Kojda. “Vasoprotection by nitric oxide: mechanisms and therapeutic potential.” Cardiovascular research 55.2 (2002): 250-260.
[7] Webb, Andrew J., et al. “Acute blood pressure lowering, vasoprotective, and antiplatelet properties of dietary nitrate via bioconversion to nitrite.” Hypertension 51.3 (2008): 784-790.