Curiosità sportive

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Fare sport aiuta a liberare la mente e a ridurre lo stress. Ma anche leggere qualche informazione divertente permette di svagarsi tra una ripetizione e l’altra!

Ecco allora qualche curiosità sullo sport, che magari ancora non conoscevi.

Sport pazzi

Conosciamo tutte l’atletica, il calcio o il tennis. Ma come ce la caviamo con gli sport meno convenzionali?

A Olten, in Svizzera, si svolge il campionato del mondo di corsa su sedie da ufficio. Inizialmente popolare in Giappone, questa disciplina burocratico-aerobica ha preso piede (o “ruota”) tra i vari appassionati che hanno trasformato un classico sfogo da colletti bianchi in un evento con tanto di regole e gesti tecnici.

I tuffatori olimpionici vincono se sono aggraziati e sollevano pochissimi schizzi? C’è una disciplina che ne è tutto il contrario: la gara di panciate nella pozza di fango. Ogni anno, in Georgia (USA), gli sfidanti gareggiano per produrre la panciata più rumorosa e gli schizzi più alti e ampi, tuffandosi in fantastiche pozze di fango. Almeno fosse termale…!

Vuoi convincere tuo marito a fare sport, e vuoi esserne parte integrante? Inizia ad allenarlo per la gara di trasporto della moglie, che si tiene in Finlandia dagli anni ’90. Dato che la gara prevede anche superamenti di barriere e pozze d’acqua, meglio se anche tu ti alleni a stare aggrappata..!

Preferisci l’attività aerobica, meglio ancora se con una forte connotazione storica? Lascia perdere la maratona e rivolgiti al Cheeserolling! Questo sport, probabilmente già praticato da celti e Romani, consiste nell’inseguire forme di formaggio che rotolano giù da pendii. Sembra banale, ma capicollarsi dietro un formaggio che va a oltre 100km/h lo rende quasi uno sport estremo.

Classifiche

A proposito di sport, torniamo su quelli più conosciuti e seguiti. Ma sono anche quelli più praticati?

Il calcio è, a livello mondiale, lo sport più seguito, anche grazie agli investimenti da capogiro delle federazioni. Al secondo posto c’è il cricket, che gli Europei seguono poco ma che spopola in Asia. Ricordiamo che l’India da sola ha più di un miliardo di abitanti, e che stravedono per il cricket: i numeri tornano!

Al terzo posto, il basket – potevamo aspettarcelo -, ma al quarto… c’è l’hockey su prato! Popolarissimo nelle ex-colonie inglesi (sì, c’è ancora l’India che pompa i numeri), ma anche in centro Europa e Argentina. Al quinto posto, il tennis, mentre l’atletica e il nuoto non compaiono nelle parti alte della classifica.

Tutta al contrario la classifica degli sport più praticati. I dati più recenti si riferiscono al 2015, quindi qualcosa potrebbe essere cambiato di recente, ma sono piuttosto chiari. Il nuoto svetta al primo posto, con più di un miliardo e mezzo di praticanti in giro per il mondo. Il calcio è al secondo posto, poi la pallavolo e il basket. Il cricket nemmeno compare nelle prime dieci.

E non pensare che questa sia la situazione solo mondiale: anche in Italia il nuoto supera il calcio, come numero di praticanti (il calcio invece vince nei numeri dei tesserati in club sportivi).

Prendi una disciplina e fai casino  

Abbiamo spesso parlato dello yoga, come pratica sia fisica che mentale. Di solito la associamo a tranquillità, a rilassamento, a una tazza di thè. Una recente variante stravolge tutto. Si chiama “rage yoga” (yoga della rabbia). Propone di controllare la rabbia dandole sfogo, e sta raccogliendo vari sostenitori. La disciplina (?) è praticata in ambienti rumorosi, in cui volano imprecazioni (ma senza offendere nessuno), si bevono alcolici e si ascolta musica metal. Il tutto, mantenendo posizioni del corpo derivanti dallo yoga. Probabilmente divertente, è ancora tutto da dimostrare che possa effettivamente alleviare lo stress e rimettere in forma…

Cambiamento climatico e prestazioni

Il cambiamento climatico può compromettere il risultato di una partita? Uno studio recente ha suggerito che il crescente numero di home-run registrato nelle partite di baseball professionistiche possa essere imputato alla temperatura dell’aria, in continuo aumento (mediamente). Alcuni stadi hanno iniziato a utilizzare coperture per mantenerla costante.

Altri sport che subiscono i cambiamenti climatici in corso – forse in maniera più evidente – sono sci, surf e corsa su strada.

Lo sci soffre per le precipitazioni nevose più scarse e inverni più caldi, che hanno causato problemi anche a molte competizioni internazionali. Se le temperature continuano ad aumentare con questa tendenza, molte stazioni sciistiche saranno costrette alla chiusura.

L’erosione delle spiagge, specialmente quelle battute dalle onde più potenti, sta preoccupando la comunità mondiale dei surfisti, che vedono i propri “habitat” venire lentamente degradati.

Corridori, fa caldo? Le bolle di calore sulle città stanno aumentando, e molti eventi internazionali hanno già dovuto essere spostati a sera o quando fa più fresco. Senza contare gli effetti su chi vorrebbe farsi solo una corsetta in santa pace, e si trova a combattere contro la canicola anomala…

Perché la palestra puzza?

Parliamo sempre di clima, ma ci spostiamo sul microclima da palestra. Chiunque frequenta palestre pubbliche e magari piuttosto affollate, conosce quel particolare olezzo che un po’ fa “casa”, un po’ disgusta.

Il sudore contribuisce solo parzialmente. Certo, i batteri che provocano cattivo odore amano corpi e capi sudati, ma non sono l’unica causa. Chi si allena emette nell’aria moltissime sostanze chimiche, molte di più di chi sta fermo. Queste si combinano con i composti presenti nell’aria e generano combinazioni mefitiche. Ad esempio, gli aminoacidi espulsi sudando tendono a combinarsi col cloro disperso dai disinfettanti, generando composti maleodoranti. Altre combinazioni da piccolo chimico aumentano il “microclima da palestra”.

La soluzione? Areare, tanto e spesso, per far volar via tutte le molecole indesiderate, qualunque sia la loro origine.

Bibliografia

[1] AA.VV. “Curiosità sullo sport”, curiositadalmondo.it

[2] Siedentop, Daryl. “Do the lockers really smell?.” Research Quarterly for Exercise and Sport 60.1 (1989): 36-41.

[3] AA.VV., “Il cambiamento climatico ha effetto (anche) sullo sport?”, Focus, 01/07/2023

[4] Basco, David R., and Takao Yamashita. “Toward a simple model of the wave breaking transition region in surf zones.” Coastal Engineering 1986. 1987. 955-970.

[5] “Cheeserolling”, wikipedia

[6] Siedentop, Daryl. “Do the lockers really smell?.” Research Quarterly for Exercise and Sport 60.1 (1989): 36-41.

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