Indicazioni sull'allenamento per diabetici

Diabete e sport: alcune linee guida

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Avere il diabete non è un impedimento allo sport. Non sono rari gli sportivi con diabete, e molti hanno ottenuto alcuni dei più alti riconoscimenti sportivi del pianeta. Ad esempio, il canottiere britannico Steve Redgrave ha ottenuto numerose vittorie alle Olimpiadi, tra cui l’ultima medaglia d’oro vinta dopo la diagnosi di diabete di tipo 2. Oppure ricordiamo Nacho Fernandez, difensore del Real Madrid, o Cathy Freeman, velocista e campionessa australiana.

Inoltre, fare esercizio fisico è raccomandato a tutte le persone con diabete perché apporta una serie di benefici per la salute, come una maggiore sensibilità all’insulina e un miglioramento del controllo del peso. Sia per il diabete di tipo 1 che di tipo 2, che si pratichi sport per motivi agonistici o per puro divertimento, è un ottimo modo per mantenersi in salute.

Ci sono alcune differenze sull’approccio sportivo da parte di chi soffre di diabete di tipo 1 o 2, in particolare sulla gestione di intensità e frequenza. Si tratta di accortezze mediche di cui scriveremo in articoli successivi. In questo articolo, ci concentriamo su attenzioni generiche da prestare in vari sport comuni. In ogni caso, se vieni seguita da un allenatore, fai sempre presente la tua condizione, e in ogni caso rivolgiti sempre al tuo medico per avere il semaforo verde. Ricorda, però, che conviene successivamente personalizzare la tua esperienza, adattandola alla tua condizione specifica, al tuo stato di forma e alle tue esigenze.

Camminata

Camminare è una delle forme più elementari di esercizio fisico, ma è anche molto efficace per contribuire a ridurre i livelli di glucosio nel sangue. Camminare può essere utile anche per abbassare la glicemia che rimane ostinatamente alta a causa dello stress o di lievi malattie. Se si è in terapia con insulina, è necessario però testare regolarmente i livelli di zucchero dopo aver camminato, per assicurarsi che la glicemia non si abbassi troppo.

Corsa

La corsa può essere una forma di esercizio ideale per le persone con diabete, in quanto aiuta a migliorare la sensibilità dell’organismo all’insulina. Questo può essere particolarmente utile per le persone con diabete di tipo 2, per aiutare a combattere l’insulino-resistenza. Inoltre, nella corsa non ci sono problemi ad indossare un microinfusore di insulina, poiché è improbabile che si possa urtare e rischiare che il tubo si impigli.

Attenzione, però, ai livelli glicemici. Per le corse brevi, consumare un piccolo spuntino dovrebbero preparare adeguatamente la corsa. Se corri più a lungo e assumi insulina, ricorda di rispettare i tempi di assorbimento, per non rischiare l’ipoglicemia. Per le corse lunghe, fino alle maratone, si consiglia di aver raggiunto un buon livello di allenamento. In caso di livelli di glucosio inferiori ai 130-180 mg/dL poco prima di partire, assumi 10-20 grammi di un carboidrato ad azione rapida per farli salire. É comunque meglio tenere i valori sempre sott’occhio e non dimenticare di portarsi dietro una barretta per ogni evenienza.

Nuoto

Il nuoto è un ottimo modo per migliorare la forma cardiovascolare. Inoltre, utilizza contemporaneamente i muscoli della parte superiore e inferiore del corpo, il che potrebbe giovare alle persone affette da neuropatia diabetica, che soffrono di intorpidimento. L’intensità varia e i principianti in particolare devono essere cauti, perché senza un’adeguata preparazione si potrebbe avere episodi di ipoglicemia.

Chi nuota in maniera occasionale può farlo abbastanza in tranquillità, ma è sempre meglio passare prima da una visita medica per capire quanto sia alto il rischio di ipoglicemia. Tenere qualcosa al polso, tipo un braccialetto colorato, è un modo intelligente per segnalare che si è affetti da diabete in caso di necessità di aiuto in acqua.

Al mare, è opportuno indossare calzature protettive perché rocce o conchiglie rotte potrebbero tagliare i piedi e causare complicazioni. Infine, attenzione ai microinfusori di insulina: a meno che il tuo modello non sia impermeabile, non immergerlo.

Calcio e basket

Più è elevata l’attività fisica, maggiore è la necessità di monitorare il diabete. Giocare una volta ogni tanto non richiederà una gestione drastica, ma i giocatori abituali avranno bisogno di un piano per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Il modo in cui il glucosio viene consumato dipende molto dal ruolo giocato e dal tipo di azioni, se si tratta più di sprint brevi o di corse più lunghe e sostenute (ad esempio, da parte dei centrocampisti del calcio).

Anche qui, il rischio maggiore è incorrere in ipoglicemia durante allenamenti e partite. Il rischio può essere minimizzato riducendo la dose basale precedente. Questa può essere somministrata la sera prima o la mattina prima della partita. Tuttavia, ci possono essere variazioni anche significative, a seconda dell’individuo. È necessario testare la glicemia in modo costante, anche durante una partita, per valutare l’andamento degli zuccheri nel sangue. Dovrete anche assicurarvi che i vostri livelli di zucchero siano abbastanza alti da sostenervi per tutto il tempo. In questi casi, cercate l’aiuto di medici, nutrizionisti e allenatori per sviluppare un piano adeguato.

Trovare il giusto equilibrio può richiedere tempo e bisogna accettare e tenere conto del fatto che alcune partite comportano più o meno attività rispetto ad altre. Attenzione, infine, a dove posizionate il dispositivo per l’insulina: deve essere protetto dalla maggior parte degli urti e non deve impedire i movimenti.

Yoga

Un numero crescente di persone affette da diabete mellito si rivolge allo yoga nel tentativo di tenere sotto controllo la propria condizione e migliorare la qualità di vita complessiva. È noto che la pratica regolare dello yoga può aiutare a ridurre i livelli di stress, migliorare la mobilità, abbassare la pressione sanguigna e migliorare il benessere generale.

Il controllo dello stress mentale è una delle chiavi del trattamento del diabete perché, quando siamo stressate, i livelli di zucchero nel sangue aumentano, così come il rischio di complicazioni. Inoltre, lo yoga è associato a molti dei benefici sportivi come il controllo del peso, il rafforzamento dei muscoli e l’attivazione cardiocircolatoria.

Anche in questo caso, occorre fare attenzione ai rischi di ipoglicemia; tuttavia, essendo una disciplina che si può svolgere in spazi contenuti, permette più facilmente di avere a portata di mano snack e quant’altro. Se non se ne sottovaluta il dispendio energetico, lo yoga è serenamente praticabile.

Sport estremi

Il diabete non deve necessariamente impedire la partecipazione a sport estremi. Tuttavia, gli sport che richiedono un alto livello di fitness e provocano una reazione adrenalinica di eccitazione potrebbero non essere adatti a tutti i diabetici e dovrebbero essere attentamente valutati e discussi con un medico o un operatore sanitario. Ad esempio, le persone che assumono determinati farmaci, come l’insulina, possono trovarsi escluse da alcuni sport come le immersioni subacquee.

I pazienti diabetici che desiderano partecipare a sport estremi dovrebbero valutare esattamente come l’attività influirà sui loro livelli di zucchero nel sangue e prepararsi a questa reazione mettendo in valigia strumenti di analisi, insulina/medicinali, cibo e acqua. Dovrebbero anche portare con sé un documento di identità che indichi la loro condizione, oltre a indossare un braccialetto di allerta.

Bibliografia

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[6] Camarata M., “Allenarsi con il diabete: che differenze tra diabete tipo 1 e tipo 2?”, diabete.com, 28/06/2021

[7] Hansen, Dominique, et al. “The impact of training modalities on the clinical benefits of exercise intervention in patients with cardiovascular disease risk or type 2 diabetes mellitus.” Sports medicine 40 (2010): 921-940.

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