Mela o pera: la differenza tra biotipi androidi e ginoidi
Sommario
- 1 Cenni storici sulla nascita del rapporto vita/fianchi e sulla sua validità odierna
- 2 Ma a noi cosa serve?
- 3 Tessuto adiposo: conosciamolo meglio e spezziamo una lancia in suo favore
- 4 Ma il tessuto adiposo è tutto uguale?
- 5 Da cosa dipende dove si accumula il grasso nel corpo?
- 6 Concludendo
- 7 Bibliografia
Se con un metro da sarta misuri la circonferenza della vita e dei fianchi e poi fai il rapporto tra i due numeri, dividendo i cm del girovita per i cm dei fianchi, scopri facilmente se sei un soggetto androide o un soggetto ginoide (se il risultato è >0,78 sei ginoide, se >0,85 sei androide, se è nel mezzo sei intermedia). Ma a cosa serve saperlo? E cosa comporta appartenere a un biotipo piuttosto che a un altro?
Cenni storici sulla nascita del rapporto vita/fianchi e sulla sua validità odierna
Negli anni ’50 il medico Jean Vague pubblica un articolo in cui, per la prima volta, si correlavano i valori ritrovati dal rapporto vita/fianchi con un aumentato rischio per le malattie cardio vascolari se il rapporto tendeva a uno. I dati dello studio di Vague sono ricavati da persone con sovrappeso o obesità. Per capire i valori partiamo da come si fa la misura. Si posiziona il metro sulla vita nella sua porzione più stretta e si legge il valore, poi si posiziona il metro sui fianchi nella loro porzione più larga e si legge il valore. La misura della vita si divide poi per la misura dei fianchi. Più il rapporto tende a uno, più la vita e i fianchi hanno una circonferenza simile. Più questa misura è lontana da 1 maggiore è la circonferenza dei fianchi rispetto alla vita.
Negli anni sono stati fatti molti studi scientifici partendo dai risultati pubblicati da Vague e si è visto che nelle persone che soffrono di obesità il rapporto vita/fianchi è realmente un fattore predittivo per lo sviluppo di malattie. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle sue guide utilizza ancora il rapporto vita/fianchi correlando un aumentato rischio cardiovascolare se questo supera lo 0.85 per le donne e lo 0.90 per gli uomini.
Negli anni, però, il rapporto vita fianchi è stato soppiantato da una misura ritenuta ancora più attendibile: la sola circonferenza della vita. Si parla di rischio decisamente aumentato per le donne se la loro circonferenza vita supera gli 88 cm, mentre per gli uomini se supera i 102 cm. Questi valori sono importanti nella società moderna dove le persone che soffrono di sovrappeso e obesità sono una buona fetta della popolazione.
Ma a noi cosa serve?
Come abbiamo visto il rapporto vita/fianchi è nato come un mezzo utilizzato in clinica, ma è poi stato sdoganato nella vita quotidiana andando a definire come si distribuisce il grasso corporeo anche in persone che non soffrono di obesità. Sicuramente hai sentito parlare di soggetti di tipo androide e soggetti di tipo ginoide. Il concetto nasce proprio dalle misurazioni del dottor Vague.
Se ci pensi bene il rapporto vita/fianchi, a differenza della sola misura di una delle due circonferenze, non ti dice la dimensione della parte corporea ma solo come le due stanno in relazione e, quindi, come il grasso corporeo è distribuito sul corpo, indipendentemente dalla sua quantità. Come per le misurazioni in capo clinico, i valori sono suddivisi tra uomini e donne. Una donna può definirsi soggetto androide se il rapporto vita fianchi è maggiore a 0.85, ginoide se è inferiore a 0,78. Un uomo può definirsi un soggetto androide se il rapporto vita fianchi è maggiore a 0.90 e ginoide se il rapporto è inferiore.
Tessuto adiposo: conosciamolo meglio e spezziamo una lancia in suo favore
Prima di andare a vedere quali sono i fattori che possono influenzare la nostra forma corporea cerchiamo di capire meglio cos’è e quali funzioni ha il tessuto adiposo, per gli amici: il grasso. Il tessuto adiposo è stato considerato per molto tempo solo un tessuto connettivo. Con tessuto connettivo intendiamo un tessuto animale composto da cellule disperse in una importante componente matrice extra-cellulare. Sono esempi di tessuto connettivo il sangue, l’osso, la cartilagine e, ovviamente, il tessuto adiposo.
Le cellule del tessuto adiposo sono chiamate adipociti. Negli ultimi anni si è scoperto che gli adipociti hanno diverse funzioni fondamentali per la vita e quindi da “semplice” tessuto è stato promosso a organo adiposo. Produce, infatti, diversi ormoni, delle sostanze che circolano nel corpo e che permettono la comunicazione tra organi diversi e lontani tra loro.
Gli ormoni prodotti dal tessuto adiposo servono a regolare anche l’appetito e la deposizione o il rilascio dei trigliceridi, la più piccola componente del grasso. Sicuramente per rimanere in salute si deve cercare di non accumulare tanto tessuto adiposo. Si è visto, però, che nelle donne, se si scende sotto la soglia del 12% di grasso rispetto al peso corporeo, si spengono alcuni meccanismi fondamentali come il ciclo mestruale. La riduzione della produzione di estrogeni può essere problematica perché gli estrogeni sono fondamentali in tanti ambiti tra cui la deposizione e protezione dell’osso.
Ma il tessuto adiposo è tutto uguale?
Il tessuto adiposo, in giusta quantità, è necessario al corretto funzionamento del nostro corpo. Il tessuto adiposo si può dividere in due tipologie a seconda di dove si trova. Si parla di grasso sottocutaneo e di grasso viscerale. Partiamo dal grasso sottocutaneo che, in condizioni di normalità, è il più rappresentato con un 80% del grasso totale e che serve come riserva di energia.
La deposizione del grasso sottocutaneo è tra la pelle e il muscolo. I punti in cui si nota maggiormente sono attorno i fianchi e sulla zona addominale, ma anche sulle braccia, attorno al collo. Il grasso viscerale, ha una funzione protettiva e si deposita attorno ai visceri addominali, come ad esempio attorno all’intestino. Questo tipo di grasso rappresenta il 20%, ed è quello più problematico se accumulato in eccesso. Questo accade per come è collegato al sistema venoso, la parte del circolo sanguigno preposta a portare il sangue dalla periferia al cuore. Il tessuto adiposo sottocutaneo, vicino a cute e muscoli, è collegato al sistema venoso principale; il tessuto adiposo viscerale, invece, è collegato al sistema venoso portale, che passa prima dal fegato, dove può rilasciare i trigliceridi che si accumulano. Oltre a questo, i due tipi di grasso hanno una produzione ormonale differente, che rende il grasso viscerale più propenso a causare infiammazione.
L’infiammazione, ad oggi, è ritenuta una delle cause principali di tutti i problemi legati a una presenza massiccia di grasso viscerale.
Da cosa dipende dove si accumula il grasso nel corpo?
Spero di avervi convinto che il grasso, per quanto possa essere problematico, è anche una componente fondamentale per la salute del nostro corpo. Fino ad ora, però, non abbiamo visto come mai alcune persone hanno un accumulo prevalentemente sottocutaneo e altre prevalentemente viscerale. Andiamo a scoprirlo.
Come in tutte le questioni biologiche non esiste una spiegazione semplice. La deposizione del grasso corporeo è guidata dagli ormoni, dalla nostra genetica, dall’età e dallo stile di vita. Abbiamo detto che gli ormoni sono delle molecole che circolano nel corpo per portare dei segnali, questi segnali sono recepiti se nel tessuto sono presenti dei recettori. Se pensiamo agli ormoni come a delle chiavi e ai recettori come a delle serrature forse il concetto è più chiaro: io posso avere la chiave ma se la serratura non è giusta la porta non si apre. Il testosterone e gli estrogeni, gli ormoni sessuali preponderanti nell’uomo e nella donna, hanno recettori di numero maggiore sul grasso viscerale e sottocutaneo rispettivamente. Quindi, per questo, la disposizione attorno alla vita è considerata androide, ovvero tipica dell’uomo, e quella attorno ai fianchi ginoide, ovvero tipica della donna.
Non ci spaventiamo, però, se siamo donne e abbiamo una figura considerata androide e se siamo uomini e abbiamo una figura considerata ginoide, non vuole dire che abbiamo uno squilibrio ormonale. Qui entrano in gioco i nostri geni. I geni, infatti, fanno sì che i nostri recettori per gli ormoni siano più o meno presenti a livelli di tessuto, o, addirittura, che siano più o meno sensibili agli ormoni stessi. Tornando al nostro esempio della chiave: la chiave è giusta ma alcune serrature sono arrugginite e altre sono ben oliate. La genetica non la possiamo cambiare, ma magari ti è capitato di notare osservando la gente attorno a te che la disposizione del tessuto adiposo cambia con l’avanzare dell’età. Questo perché l’assetto ormonale con il passare del tempo si modifica, soprattutto nella donna con l’avvento della menopausa. L’assenza di estrogeni fa si che il deposito maggiore di grasso si sposti dai fianchi all’addome.
Anche lo stile di vita influisce su come e quanto il tessuto adiposo si deposita. Una persona con una vita attiva e un’alimentazione equilibrata avrà meno grasso corporeo di una persona con uno stile di vita sedentario e una alimentazione poco equilibrata. Ma non solo! Un aumento dell’ormone endogeno cortisolo, quello che viene prodotto per permetterci la sopravvivenza in momenti particolarmente stressanti, se permane per lungo tempo ad alti livelli nel corpo, porta ad un accumulo di grasso viscerale.
Concludendo
Abbiamo visto che il grasso, meglio conosciuto come tessuto adiposo, o meglio ancora organo adiposo, per quanto bistrattato ha un ruolo fondamentale nel mantenimento della nostra salute, se in quantità adatte. Un eccesso di tessuto adiposo porta, al contrario, a un aumento di rischio cardiovascolare se localizzato attorno all’addome. Il grasso si deposita principalmente in due zone: attorno ai fianchi, nei soggetti ginoidi, e attorno alla vita nei soggetti androidi. Ci diversi fattori che influenzano dove si localizza il grasso, alcuni non li possiamo modificare, come la genetica e in buona parte il nostro assetto ormonale, e altri, come lo stile di vita, invece, per cui possiamo fare qualcosa.
Quindi cosa aspetti ad allenarti per abbassare i livelli di cortisolo?
Bibliografia
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