Endometriosi e allenamento
Sommario
L’endometriosi è una condizione medica complessa che colpisce milioni di donne in tutto il mondo. È caratterizzata dalla crescita anomala del tessuto simile a quello che normalmente riveste l’utero al di fuori dell’utero stesso, e può essere parecchio invalidante perché causa dolori, problemi di fertilità e impatta in modo significativo sulla qualità della vita.
La gestione dell’endometriosi richiede generalmente un approccio multidisciplinare, che spesso include farmaci e chirurgia. Negli ultimi anni c’è stata anche una crescente attenzione sull’importanza dello sport e dell’attività fisica come parte integrante del trattamento, o almeno come analgesico.
Purtroppo, gli studi scientifici a riguardo sono ancora limitati (con grande scorno di tutte le pazienti che ne soffrono, l’endometriosi è ancora sottorappresentata negli studi medici…). Cercheremo, però, di dare una panoramica della questione, e di dare qualche linea guida utile basandoci sia sulla letteratura disponibile che sulla pratica dei professionisti.
L’endometriosi e il dolore
Il dolore è uno dei sintomi più invalidanti dell’endometriosi. Le donne affette possono sperimentare dolori pelvici fastidiosi o addirittura invalidanti – anche durante i rapporti sessuali -, dolori lombari e addominali, oltre a crampi mestruali intensi. Questi sintomi possono limitare notevolmente la capacità di svolgere le normali attività quotidiane e influenzare negativamente l’umore e la salute mentale.
Questo non aiuta nell’attività fisica. Il dolore, il gonfiore e la stanchezza possono talvolta far sembrare scoraggianti anche i movimenti più semplici. L’infiammazione e le aderenze causate dall’endometriosi possono causare disagio, rendendo alcuni esercizi più dolorosi che benefici.
Anche il carico emotivo dell’endometriosi può talvolta rendere difficile la motivazione. Tuttavia, nonostante queste sfide, è importante ricordare i numerosi benefici che derivano dal mantenersi attivi, anche in piccolo.
Benefici dello sport nell’endometriosi
L’esercizio fisico regolare può offrire una serie di benefici alle donne con endometriosi. In primo luogo, l’esercizio fisico aumenta la produzione di endorfine, sostanze che agiscono come analgesici, alleviando così il dolore. Inoltre, lo sport può migliorare la circolazione sanguigna, ridurre lo stress e promuovere il rilassamento muscolare, contribuendo a ridurre i sintomi dolorosi dell’endometriosi.
Diversi studi condotti negli anni hanno osservato una riduzione del dolore se ci si sottopone a programmi di allenamento di lungo respiro (che durino almeno diversi mesi), e che coinvolgano una combinazione di esercizi per la correzione della postura, esercizi respiratori, propriocettivi, ed esercizi di distensione per i muscoli del pavimento pelvico.
Le donne con endometriosi dovrebbero quindi scegliere attività fisiche che siano adatte al loro livello di fitness e che non peggiorino i loro sintomi. Esercizi a basso impatto come il nuoto, il pilates, lo yoga e la camminata possono essere particolarmente benefici, in quanto riducono lo stress sulle articolazioni e sui muscoli, mentre migliorano la forza, la flessibilità e il benessere generale.
Gestione dello stress e dell’ansia
L’endometriosi può avere un impatto significativo sulla salute mentale delle donne che ne soffrono, contribuendo allo sviluppo di ansia, depressione e stress. Lo sport può svolgere un ruolo importante nel gestire questi sintomi, offrendo un’opportunità per rilassarsi, liberare la mente dai pensieri negativi e migliorare l’umore.
Partecipare a un’attività fisica regolare può anche aumentare l’autostima e la fiducia in sé stesse, fornendo un senso di realizzazione e di controllo sulla propria salute. Inoltre, l’esercizio fisico può favorire la socializzazione e l’integrazione con gli altri, offrendo un sostegno emotivo prezioso durante il percorso di gestione dell’endometriosi.
Prevenzione
Alcune ricerche recenti hanno osservato che praticare regolarmente (almeno tre volte a settimana) attività fisica intensa (come corsa, bici, o workout che stimolino un consumo importante di energia) aiuta a ridurre il rischio di sviluppare la condizione, mentre attività più leggere (come bowling, golf o passeggiate leggere) non sembrano avere il medesimo effetto preventivo.
Tuttavia, questi risultati vanno presi con cautela, perché si tratta di studi ancora preliminari, che non sono stati verificati su grandi campioni di popolazione. Può essere frustrante, è vero, ma la ricerca è ancora agli inizi e ci sono molte domande a cui rispondere prima di ottenere un quadro completo.
Considerazioni pratiche e precauzioni
Sebbene l’esercizio fisico possa essere benefico, è anche essenziale sapere quali allenamenti potrebbero peggiorare i sintomi. Gli esercizi ad alto impatto, come il sollevamento di carichi pesanti o gli allenamenti pliometrici intensi, possono esercitare una maggiore pressione sulla regione pelvica. Questo può potenzialmente portare a un maggiore disagio.
Anche alcuni movimenti di torsione, come certe posizioni yoga, possono causare dolore a chi soffre di aderenze o cisti. Inoltre, qualsiasi esercizio che eserciti una pressione diretta sull’addome o sull’area pelvica, come alcuni esercizi per il core, deve essere affrontato con cautela.
In generale, è importante che le donne con endometriosi ascoltino il loro corpo e adattino l’attività fisica alle proprie esigenze e limitazioni. Consultare un medico o un fisioterapista prima di iniziare un nuovo programma di allenamento è consigliato, specialmente se si hanno preoccupazioni riguardo a determinati tipi di esercizio o se si hanno condizioni mediche aggiuntive. Inoltre, durante i periodi di dolore acuto o di sanguinamento mestruale intenso, potrebbe essere necessario adattare l’intensità o la durata dell’attività fisica per evitare un aumento del disagio.
Conclusioni
Lo sport e l’attività fisica possono svolgere un ruolo rilevante a tenere a bada i sintomi dell’endometriosi, offrendo una serie di benefici che vanno oltre il semplice miglioramento della salute fisica. Tuttavia, è importante adottare un approccio graduale e attento, ascoltando sempre il proprio corpo e consultando i professionisti medici quando necessario. In questo articolo abbiamo parlato di linee guida generali sugli esercizi che, in media, sono più o meno consigliati; tuttavia, si tratta sempre di suggerimenti generici e non personalizzati. Date le (ancora) poche evidenze scientifiche, dovrai giocare un ruolo attivo, assieme alla tua allenatrice, nell’individuare gli esercizi che ti stanno fare meglio e quelli da evitare, almeno in prima battuta.
Bibliografia
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