La tua postura fa paura?
Tempo di lettura: 2 minutiLa domanda che mi viene rivolta più spesso in assoluto è “qual è la postura perfetta?”, oppure “Ma tutti i miei dolori sono causati dalla mia postura?” Provo a rispondere a queste domande parafrasando il nome del mio progetto: la tua postura fa paura.
Letta così questa frase può essere interpretata in due modi: “la tua postura è una tragedia” oppure “la tua postura è un’opera d’arte”, l’unica cosa a non variare nelle due interpretazioni è l’aggettivo possessivo: tua.
La postura, qualunque essa sia, è tua.
Per questa ragione deve necessariamente esser diversa dalla mia e non può essere assimilata ad un modello comune.
Il vocabolario Treccani definisce la postura come un adattamento personalizzato di ogni individuo all’ambiente fisico, psichico ed emozionale. Nell’immaginario collettivo, invece, la postura perfetta è rappresentata da una persona dritta come un fuso, simmetrica ed equilibrata nelle forme e nelle linee.
Ma vuoi sapere qual è la verità?! La simmetria e l’uguaglianza in natura non esistono.
Attenzione però a non pensare che stare comodi significhi accartocciarsi sulla sedia della scrivania… La postura, oltre a dover essere comoda e confortevole deve infatti rispettare alcuni limiti oltre i quali è possibile che il corpo vada incontro a disfunzioni che possono tradursi in patologie ma anche manifestarsi come semplici algie o difficoltà motorie.
Prendiamo ad esempio le curve della schiena: la colonna vertebrale garantisce resistenza meccanica se mantiene le sue curve (una cifosi sacrale, una lordosi lombare, una cifosi dorsale e una lordosi cervicale). Se una di queste curve viene a mancare la schiena non è più in grado, a livello strutturale di resistere alle pressioni e alla gravità.
Lavorare tutto il giorno ricurvi sul pc in atteggiamenti posturali errati, di fatto modificando gli angoli di queste curve fisiologiche, potrebbe trasformare i suddetti atteggiamenti in posture consolidate e causare danni strutturali irreversibili.
Ma come facciamo a renderci conto che stiamo sbagliando atteggiamento?
Per fortuna il nostro corpo è intelligente e ha messo a punto un sistema d’allarme inequivocabile: il dolore. Il dolore è il segnale che ci informa che qualcosa non va e può essere di diversi tipi: può essere acuto o cronico, può essere pungente o sordo, può essere continuo o intermittente, una cosa è certa: qualunque sia la sua natura vi invito a non sottovalutarlo.
Il mio consiglio? Esci a cena una volta in meno e vai a trovare il tuo terapista di fiducia una volta in più, in particolare se senti un fastidio in modo più o meno costante da più di 5/7 giorni, ma impara a non rivolgerti al terapista solo quando ormai ti trovi in una fase acuta. La prevenzione, così sottovalutata, è in realtà un’arma molto potente.
Continuando sull’onda del mal di schiena infatti, ricordati che questo non capita nella tua vita da un giorno all’altro ma si insidia lentamente attraverso gesti e posizioni errate mantenute per un sacco di tempo.
Molte volte, l’occhio esperto di un professionista può individuare i tuoi atteggiamenti scorretti con largo anticipo e insegnarti delle strategie per mantenere il tuo corpo in salute quotidianamente, non solo quando l’infiammazione raggiunge livelli altissimi…
Concludendo la postura è il tuo biglietto da visita, è il modo con cui ti muovi nel mondo, è il modo con cui comunichi. La postura deve diventare la tua più grande alleata, il tuo porto sicuro, il tuo scudo anti avversità. Nella postura risiede tutta la tua forza e tutta la tua bellezza.
Allora? Com’è la tua postura? Da paura.