Pancia in dentro
Tempo di lettura: 2 minutiL’antico concetto di portamento o moderna strategia posturale.
Chi segue le mie storie conosce il mio motto: “pancia in dentro forevahhh and evahhhh” e chi ha imparato a metterlo in pratica si è già accorto degli innumerevoli benefici che questa semplice accortezza posturale può regalarci.
Quando si pensa all’addome il pensiero ricade inevitabilmente sulla tanto bramata tartaruga, ma, in realtà, con addome si intende molto di più.
In inglese questa regione del corpo viene definita core, nel pilates invece si parla di power house, due appellativi ben più indicativi del ruolo di questa zona del corpo rispetto alle sue funzioni determinanti per il nostro benessere.
Mentre la “tartaruga” deve la sua forma ad un solo muscolo, tale “retto dell’addome” e ad una bassissima percentuale di grasso corporeo, il core comprende tutta la regione addominale, anteriore, laterale, inferiore, superiore e posteriore.
Non si può parlare di power house senza includere la posizione del bacino, l’attivazione del pavimento pelvico, la respirazione diaframmatica, la stabilità della schiena, i muscoli obliqui e traverso dell’addome.
La sinergia di tutte queste strutture, ossee, miotendinee e legamentose ci permettono non solo di apparire più snelli ed eretti, ma di sopperire al mal di schiena, di godere di un’ottima respirazione, di avere rapporti sessuali appaganti e mestruazioni meno dolorose.
Il core è il centro del nostro corpo: protegge alcuni dei nostri organi vitali ecco perché è importante che sia forte e flessibile.
L’addome non si allena solo durante dure sessioni in sala pesi, ma in ogni istante, durante le più comuni attività quotidiane: quando passeggiate, quando fate la spesa, quando portate a spasso il cane, quando sollevate i vostri bimbi…
Quindi qual è l’allenamento più efficace per renderlo funzionale alla nostra vita?
Coinvolgerlo in qualsiasi gesto della giornata.
Il mio suggerimento è di tirare la pancia in dentro come se non si entrasse in un paio di jeans ma senza ruotare il bacino in antiversione, semplicemente, allungandosi verso l’alto: in questo modo la schiena viene sostenuta, il bacino si porta in una posizione neutra, l’addome si tende e le spalle si aprono con un conseguente impatto positivo sulla postura.
E tirare la pancia in dentro è sufficiente per allenare il core?
Assolutamente no. Infatti, per allenarlo serve soprattutto il cervello.
Hai capito bene! Per allenare il core è necessario svolgere gli esercizi con la testa. Percepire l’attivazione muscolare è il primo passo per costruire un addome forte e reattivo. E la percezione si costruisce attraverso l’esercitazione. Portare la pancia in dentro è il primo passo verso una “coscienza addominale”.
Allora fare gli addominali in palestra è inutile? Non esattamente, svolgere alcuni tipi di esercizi è fondamentale per ricordare al muscolo di attivarsi quando necessario e per accrescere la sua forza, attenzione solo a non esagerare. Tanti esercizi, soprattutto se mal eseguiti, oltre ad essere poco funzionali possono risultare dannosi.
Perciò vi invito a non pensare di eliminare la pancetta attraverso centinaia di esercizi per gli addominali ma a riconoscere che il dimagrimento è un processo fisiologico ben più complesso che difficilmente potrete influenzare attraverso il martorio di gruppi muscolari piuttosto piccoli. Al contrario, concentrarvi sul mantenimento di una buona postura fiera e sicura con focus sulla cintura addominale gioverà al vostro portamento, alla vostra schiena e anche al vostro punto vita.