Seno e allenamento: guida al reggiseno sportivo più adatto
Sommario
Confessa: ti sei mai allenata senza reggiseno o con un reggiseno qualunque? Hai mai passato delle mezzore davanti agli scaffali dei reggiseni sportivi cercando di capire che modello andasse bene o che taglia prendere? E una volta provato non avevi la minima idea se fosse corretto come ti stesse?
Non sei la sola! In questo articolo cercheremo di capire come mai è importante indossare un reggiseno sportivo, quali sono le problematiche che possono insorgere se il reggiseno non è adatto e cosa guardare quando lo si va a scegliere.
Il seno e la sua anatomia
Il seno è formato da tessuto ghiandolare, grasso e legamenti. Non ci sono muscoli o ossa che lo tengano in posizione, che lo sostengano o che gli permettano di muoversi in autonomia. I legamenti di Cooper e i setti fasciali sono le uniche strutture di sostegno che collegano il tessuto ghiandolare e il grasso alla gabbia toracica anteriore. Il seno appoggia sui muscoli pettorali, in particolare sul gran pettorale. Il seno è soggetto a una forte regolazione ormonale che cambia durante il mese e durante le varie fasi della vita, pensa alla gravidanza o all’allattamento. Essendo formato anche parzialmente da tessuto adiposo è normale che la taglia si modifichi quando si prende o si perde peso. Nel corso della vita, ma anche nel corso di un singolo anno, il seno può modificare forma e dimensione. È fondamentale tenerlo a mente perché anche la taglia di reggiseno può variare.
Biomeccanica del movimento
Ti sei mai chiesta come il seno si muove durante l’allenamento? Sicuramente non sorprende sapere che il seno si muove assieme al corpo, ma le direzioni di movimento, l’entità dello spostamento, quali sono le parti che si muovono maggiormente sono le cose che studia la biomeccanica. I movimenti del seno, che si hanno durante l’attività fisica, sono medio-laterale, antero-posteriore e verticale. Il movimento più pronunciato è quello verticale che durante la corsa può portare a uno spostamento del seno anche di 10 cm, arrivando quasi a 20 cm con i salti. I movimenti medio-laterale e antero-posteriore sono più contenuti e sono dovuti alla rotazione e leggera flessione del busto, movimenti che ci sono in tante attività, anche la corsa.
In generale, e soprattutto durante la corsa, si deve prestare particolare attenzione al movimento verticale. Proviamo a capire come mai: quando un piede tocca terra, il tronco, che stava scendendo bruscamente, decelera. Il seno che, come si è detto è un tessuto molle, decelera ma più lentamente e arriva alla sua velocità minima quando il tronco ha ripreso la sua ascesa. Questo può causare il cosiddetto breast slap, lo “scontro” tra busto e seno che si stanno muovendo in direzioni opposte. Indipendentemente dallo sport o attività fisica che si pratica, la quantità totale di movimento del seno è data dall’insieme di quanto il seno si sposta e dal numero di volte in cui rimbalza. Quindi se una donna corre per lunghe tratte o ha una cadenza del passo elevata (passi corti) avrà un movimento totale del seno maggiore rispetto a una donna che corre per distanze minori o con una cadenza inferiore (passo più lungo).
Tuttavia si è visto che con un buon supporto, il movimento del seno si riduce in maniera proporzionale al supporto stesso. In parole semplici: se si usa un buon reggiseno sportivo il movimento del seno anche durante la corsa o i salti si riduce notevolmente.
Ma perché questo è rilevante?
Infortuni al seno
Non so se ti è mai capitato o se hai mai pensato che questo fosse possibile, ma anche il seno può subire infortuni. Purtroppo è un argomento ancora considerato tabù, ti basti pensare che la maggior parte delle atlete riferisce di aver subito un infortunio al seno e di non averlo riportato al medico/fisioterapista o allenatore della squadra. Si può pensare che gli infortuni siano legati al tipo di sport: se si gioca a basket o calcio, ad esempio, il contatto fisico è inevitabile e di conseguenza anche le botte alla porzione anteriore del busto sono nella norma. Ma gli infortuni al seno non sono solo da contatto. Ci sono due tipi di infortunio, che non dipendono dal contatto fisico: la mastalgia e il dolore al seno indotto da esercizio.
La mastalgia è un dolore che si presenta spesso in concomitanza del ciclo mestruale e peggiora con il movimento del seno durante l’attività fisica. Il dolore al seno indotto dall’esercizio, invece, è il risultato diretto del movimento del seno stesso durante l’attività fisica, indipendentemente dalla fase del ciclo uterino. Tra i due la più frequente è la mastalgia, ma entrambi possono essere talmente invalidanti come dolore da non permettere una attività fisica con prestazioni ottimali.
Anche i legamenti di Cooper, ti ricordi quei legamenti che ancorano il seno al torace, possono danneggiarsi se il seno si muove troppo per troppo tempo (leggi: non è sostenuto adeguatamente). Immagina i legamenti come delle corde che tengono su il seno. Il peso del seno, la forza di gravità che tira verso il basso e il movimento si comportano come delle trazioni sulla corda/legamento. Questo può non dare nessun fastidio e il legamento rimane intatto, ma può anche portare i legamenti a allungarsi. Un legamento che si è allungato, rispetto alla sua forma originaria, non torna più indietro se non con la chirurgia.
È importante, quindi, per prevenire dolore e danni, usare un sostegno adeguato all’attività fisica che si svolge. Non tutte le attività fisiche comportano lo stesso livello di stress a livello di busto. Se pensi a una lezione di yoga dolce, a una camminata, a una corsa o al salto in lungo il tipo di impatto che queste discipline hanno sul corpo è nettamente diverso.
Reggiseni sportivi
Purtroppo non ci sono ancora delle classificazioni standardizzate tra i produttori di intimo sportivo sul supporto offerto dal reggiseno sportivo. Le categorie di sostegno che si trovano in commercio sono basso, medio e alto. Nonostante non sia ancora regolamentato, il supporto che viene descritto dalla casa produttrice è, nella maggior parte dei casi, conforme a quanto dichiarato. Benissimo, dirai, problema risolto: scelgo il sostegno adatto e via! Purtroppo, però, le cose come si è detto all’inizio non sono così lineari: non solo il tipo di sostegno deve essere adatto ma anche la taglia deve essere corretta. La maggior parte, se non la totalità, delle donne prese in considerazione negli studi compra una taglia di reggiseno non adatta. Questo perché molto spesso non si chiedono consigli alle addette vendita specializzate. Si è visto, però, che con un minimo di linee guida la taglia corretta si può scegliere in libertà. Quello che adesso si sta cercando di fare è creare una mini guida approvata a livello internazionale.
Tipi di reggiseno sportivo e caratteristiche da guardare
Ma arriviamo al dunque: si è detto che in base all’attività fisica si deve scegliere il sostegno adatto. Potremmo comprare tutte il sostegno maggiore, certo, ma maggior sostegno implica anche una maggiore scomodità e quindi meglio un sostegno inferiore (sempre adatto all’attività) ma che viene indossato rispetto ad avere nell’armadio un super reggiseno e lasciarlo lì.
I principali tipi di sostegno sono tre: a compressione, dove il seno viene schiacciato al petto, incapsulato, dove ciascun seno viene sostenuto indipendentemente dall’altro e ibrido, un misto tra i due sistemi. Diversi studi hanno dimostrato che non c’è un sistema migliore di un altro, si può scegliere in base alla comodità. Spesso una donna con un seno importante preferisce un reggiseno che non sia a compressione e va benissimo così.
Se ci si pensa ci si rende conto che un reggiseno, sportivo o meno, ha diverse componenti, qui di seguito sono riportate quelle che nella letteratura scientifica sono state analizzate e considerate importanti per la scelta di un buon reggiseno sportivo per attività ad alto impatto come la corsa.
La cosa principale è essere sicuri che il reggiseno limiti lo spostamento del seno e che lo copra completamente. Deve avere anche dei pannelli laterali, in modo da limitare il movimento medio-laterale. Può avere un minimo di imbottitura nella coppa ma non molta per permettere la termoregolazione e la traspirazione del sudore.
Se presenta una banda inferiore questa deve essere comoda e deve sempre aderire al corpo, soprattutto quando si sollevano le braccia.
Le spalline devono essere larghe, soprattutto in caso di seno prosperoso, devono essere in materiale elastico ma resistente, e almeno una parte deve essere sempre in contatto con la pelle. Le spalline NON devono segnare e dovrebbero essere aggiustabili. L’orientamento delle bretelle è irrilevante ai fini del supporto, ma attenzione che le bretelle che non si incrociano dietro la schiena, se non correttamente regolate, possono scivolare giù dalle spalle.
Il materiale deve essere tecnico che permetta di far passare il sudore. Il materiale deve essere morbido, liscio, le cuciture non devono dare fastidio. Deve ridurre, ma non limitare completamente il movimento del seno.
Non è necessario che il reggiseno ad alto sostegno abbia una chiusura, ma con la chiusura è più facile da indossare.
Per i reggiseni a compressione tipo crop top, si deve guardare che il materiale sia elastico, estensibile, ma che comprima fermamente il seno.
Per i reggiseni con le coppe separate si deve controllare che l’apertura anteriore copra il seno e sia a contatto con lo sterno. Il ferretto, se presente, deve avere la forma del seno. Il ferretto, infatti, non ha una funzione di supporto, serve a dare forma al seno.
Inoltre il reggiseno sportivo va cambiato spesso, una volta all’anno o dopo circa 100 utilizzi.
Conclusioni
Il seno è una parte molto delicata del corpo di una donna, cambia la sua forma e dimensione durante il corso della vita. Parlare di seno, poi, per molte donne è ancora un tabù. Ma se si pratica attività fisica, soprattutto ad alta intensità, deve essere sostenuto in maniera corretta per evitare infortuni e dolore. Il reggiseno sportivo non dovrebbe essere un optional ma parte integrante del vestiario da allenamento, anche se si ha un seno di taglia ridotta.
Purtroppo non ci sono ancora caratteristiche standard per la produzione dei reggiseni sportivi e spesso si scelgono taglie non adatte. Ci sono caratteristiche che si possono cercare scegliendo un reggiseno sportivo: deve essere comodo, deve limitare il movimento del seno e deve essere cambiato regolarmente.
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